La mappa dell’arte che si apre al territorio
Dieci anni fa nasceva a Como, per iniziativa dell’artista e grafico Fabrizio Bellanca, un progetto tanto semplice quanto visionario: creare una mappa che collegasse gli atelier, le botteghe artistiche, i laboratori e gli studi di artisti attivi nel capoluogo lariano e nei dintorni, spingendosi fino alla vicina Svizzera. Il principio era chiaro: offrire un’occasione concreta e immediata per avvicinare il pubblico all’arte contemporanea, non nei luoghi canonici dell’esposizione ma là dove l’arte prende forma, ovvero negli spazi di lavoro, nei luoghi quotidiani del fare artistico.
Vedeva la luce così Open Artelier, una rete spontanea e multicentrica che si proponeva di far emergere l’incredibile ricchezza creativa del territorio comasco. La prima edizione si concretizzò in una mappa cartacea, distribuita nei punti strategici della città e consultabile online, che permetteva a curiosi, appassionati, collezionisti e turisti di scoprire gli atelier aderenti, le tecniche impiegate, gli orari di apertura, e soprattutto di entrare in contatto diretto con gli artisti.
Oggi, a dieci anni di distanza, Open Artelier torna con una seconda edizione ancora più ricca, variegata, curiosa. Una mappa senza confini, come recita il sottotitolo scelto per questa nuova edizione, che amplia lo sguardo e supera i limiti geografici per dare voce a una creatività diffusa, spesso sommersa, ma più che mai viva. Se la prima edizione aveva gettato le basi di una geografia possibile dell’arte comasca e non solo, è un superamento territoriale, toccando le province di Lecco e di Monza e, spingendosi fino al Ticino che offre ulteriori realtà estremamente interessanti. Questa nuova mappa si presenta come un mosaico dinamico in continua evoluzione, capace di raccontare i linguaggi, i percorsi e le visioni degli artisti che hanno scelto di aprire le porte dei loro atelier.
A differenza delle tradizionali mostre o delle esposizioni collettive, Open Artelier si basa sul principio dell’incontro e dello scambio diretto. Visitare un atelier non significa solo vedere opere finite: vuol dire entrare nel processo creativo, respirare l’atmosfera del lavoro, scoprire materiali, bozzetti, strumenti, ascoltare le storie personali e artistiche di chi crea arte. Ogni studio è un piccolo universo, ogni artista un narratore del proprio tempo.
La nuova mappa include pittori, scultori, fotografi, ceramisti, designer, incisori, illustratori, restauratori e artigiani d’arte: figure diverse per stile, formazione e generazione, ma accomunate dalla volontà di mettersi in gioco, di condividere lo spazio e il tempo del proprio lavoro con un pubblico ampio, trasversale e curioso. L’iniziativa si apre anche ad atelier didattici, spazi auto- gestiti e collettivi artistici, segno di una scena vivace che ha saputo reinventarsi negli anni, nonostante le difficoltà e le sfide del presente
Il progetto mantiene la sua anima indipendente e orizzontale: non è una fiera, né una rassegna a tema, ma una mappa d’autore, costruita con passione e cura da chi conosce il territorio, lo vive e lo attraversa quotidianamente. La grafica, affidata ancora una volta a Fabrizio Bellanca, accompagna con chiarezza il visitatore tra le varie tappe, offrendo indicazioni pratiche ma anche spunti visivi e suggestioni poetiche. Non in un ultimo per dare anche maggiore visibilità ad artisti del territorio che non avendo la possibilità di avere un atelier, si è trovata la collaborazione ed inclusione di alcune gallerie d'Arte che rappresentano in esclusiva alcuni artisti del territorio comasco.
In un tempo in cui la fruizione dell’arte rischia spesso di ridursi a uno scorrere rapido di immagini sui social, Open Artelier propone un’esperienza lenta, diretta e autentica. Camminare per la città o per i paesi limitrofi seguendo la mappa significa disegnare un percorso personale dentro la creazione artistica, riscoprendo il valore della visita, dell’incontro, della conversazione. Ogni porta che si apre è un invito alla meraviglia.
La seconda edizione coinvolge decine di artisti tra Como, il Lario, il Ceresio e il vicino Canton Ticino, restituendo un’immagine plurale di un territorio che ha sempre intrecciato arte e artigianato, tradizione e sperimentazione. La mappa non è solo uno strumento per orientarsi, ma diventa essa stessa un gesto artistico collettivo, una dichiarazione d’intenti: creare connessioni, favorire il dialogo, avvicinare le persone alla dimensione viva e concreta dell’arte.
Open Artelier è anche una risposta positiva e concreta a un’idea di città aperta, accogliente, generosa, dove la cultura non è calata dall’alto ma nasce dal basso, dal lavoro quotidiano di chi sceglie di restare, di creare, di condividere. Un progetto che si rinnova, si espande e continua a costruire ponti tra artisti e pubblico, tra centro e periferia, tra Como e … il mondo.
Ufficio stampa a cura: Slow Moon Art & events
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